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Michael Magnesi campione del mondo
Grande serata al Palasport di Fondi, targata BBT Boxing Team e A&B Events, FPI e ArtMediaSport. Michael Magnesi è il nuovo campione del mondo IBO nella categoria dei superpiuma, per Patrick Kinigamazi, la fine è arrivata al V round quando un gancio destro dell’italiano trovava sguarnita la mascella dell’avversario che cadeva pesantemente al tappeto. Il ruandese si alzava con gran fatica e mentre l’arbitro, il signor Hook, contava era chiaro che il pugile non era in condizioni di continuare, per cui arrivava lo stop per lui liberatorio. La vittoria di Magnesi è stato un piccolo capolavoro, dove il nostro pugile non ha sbagliato niente. Ha attaccato fin dall’inizio l’avversario con serie brevi, ma potenti, di 3-4 colpi, ma senza lasciare tregua con la sua costante pressione. Kinigamazi per due riprese era sbarellato da un angolo all’altro mettendo in luce un discreto mestiere per non essere travolto. Nel III round provava a replicare ma era pescato da un’ anteprima di quel gancio destro fatale e si ritrovava seduto al tappeto. Al pugile di colore non faceva difetto il coraggio e nel IV round replicava agli scambi con successo, ma era una breve tregua perché nel V “lupo solitario” ci metteva più determinazione trovando tempo e spazio per piazzare il gancio che si rivelerà determinante. Un colpo, questo, che come dirà all’intervistatore aveva ben preparato in allenamento. Magnesi è apparso quasi incredulo di un successo, che pure ha cercato in pratica da quando ha iniziato a boxare. Un predestinato per certi versi, un’antica maniera di avvicinarsi alla boxe dedicandole tutto il suo tempo anche a costo di grandi sacrifici. Ha avuto la sua ricompensa grazie anche ad un organizzatore come Davide Buccioni, che ha sempre creduto in lui, e che “orgoglioso” si faceva fotografare insieme a Giovanni De Carolis, commentatore insieme a Stefano Buttafuoco, ultimo campione del mondo italiano che passava il testimone a Magnesi. Adesso per il pugile di Palestrina, che fa parte ormai della famiglia Branco a Civitavecchia, arriva la seconda tappa della sua breve ma eccezionale carriera, con l’imperativo categorico di monetizzare in fama e denaro un sogno divenuto realtà.
Quella del Palasport è stata una gran bella serata, senza pubblico, ma ugualmente seguita in streaming con il Canale Youtube FPI e la Gazzetta.it e sul digitale terrestre con SportItalia. Gli accoppiamenti del sottoclou ancora una volta sono stati selezionati con cura da Buccioni facendo fede al suo marchio “BBT = grande boxe”. Abbiamo così assistito a un pirotecnico scontro valevole per i quarti del Torneo Cinture FPI nei piuma. Due pugili per certi versi, sia pure agli inizi tra i pro, che non avevano bisogno di presentazioni per un’ottima carriera dilettantistica. Alex Ferramosca, 37 anni ma non li dimostra, ha tenuto a battesimo il ventenne Eti Qamili, albanese, “trapiantato” a Torre Angela nella palestra del maestro Elmoeti. Sono state sei riprese scintillanti con vari capovolgimenti di fronte. Qamili, grande promessa, ha solo 20 anni che dimostra imponendo un ritmo sfrenato con qualità tecniche non indifferenti. I due si sono affrontati con scambi rabbiosi, per linee interne Ferramosca, per linee esterne Qamili sfruttando il maggiore allungo. Vittoria chiara per il pugile albanese, ma grandi applausi “virtuali” per l’evergreen Ferramosca. Questo match era stato preceduto da un’altra bella prova di Damiano Falcinelli (+13) il superwelter allievo di Mattioli e compagno di allenamento con Giovanni De Carolis. Il pugile romano è pronto per le sfide titolate e lo ha dimostrato domando un avversario, tutt’altro che malleabile, come l’esperto brasiliano Idiozan Matos, partito come un fulmine per sorprenderlo. Dalla seconda ripresa iniziava si può dire il calvario del brasiliano, che collezionava quattro conteggi, subiti tra la II e III ripresa prima di essere dichiarato kot. Negli incontri di apertura il medio Simone Bicchi, che sembrava avviato ad una scontata vittoria contro il serbo Nikola Mancic, si lasciava sorprendere nel V round da una reazione culminata con un montante che lo costringeva al tappeto. Ultime due riprese da incubo per il senese che otteneva il verdetto. In apertura Yuri Lupparelli, medio imbattuto, non aveva difficoltà con i suoi colpi dritti a battere il serbo Sladjan Dragisic.